E’ risultato molto interessante l’ampio progetto di AB-OUT. Quello di rigenerare un luogo attraverso numerose sinergie e competenze che operano nei più svariati settori: urbanistico, architettonico, turistico, artistico ect…
Numerosi sono gli artisti e fashion designer (tra cui anche noi di nada for nada) chiamati in causa a sviluppare il tema del viaggio attorno alla figura di Napoleone in relazione al suo esilio elbano.
Quello che più ci ha colpito è proprio la volontà da parte del progetto di ricordarlo non attraverso le gesta militari già ampliamente annoverate nel corso di questi due secoli, ma attraverso una chiave più letteraria e poetica volta a guardare l’Imperatore come un viaggiatore infaticabile.
Il secondo input che ci ha spinto ad abbracciare l’idea è l’entusiasmo a misurarci con noi stesse e con un gruppo sempre più folto di creativi, liberando la fantasia attraverso simbologie e colori senza dimenticare lo stile che ci contraddistingue: pulito e minimale.
Numerosi sono gli artisti e fashion designer (tra cui anche noi di nada for nada) chiamati in causa a sviluppare il tema del viaggio attorno alla figura di Napoleone in relazione al suo esilio elbano.
Quello che più ci ha colpito è proprio la volontà da parte del progetto di ricordarlo non attraverso le gesta militari già ampliamente annoverate nel corso di questi due secoli, ma attraverso una chiave più letteraria e poetica volta a guardare l’Imperatore come un viaggiatore infaticabile.
Il secondo input che ci ha spinto ad abbracciare l’idea è l’entusiasmo a misurarci con noi stesse e con un gruppo sempre più folto di creativi, liberando la fantasia attraverso simbologie e colori senza dimenticare lo stile che ci contraddistingue: pulito e minimale.
Realizzando un bracciale e una collana che incarnassero questo spirito.
E’ proprio da questo confronto continuo interno (tra noi di nada for nada) ed esterno (con il gruppo AB-OUT) che abbiamo voluto interpretare “Napoleone”, “il viaggio” e “l’isola d’Elba” attraverso la figura di un serpente scelto a rappresentare non solo Napoleone ma anche e soprattutto il viaggio.
Il serpente cambia pelle, cambia aspetto, il suo è un continuo viaggiare fuori e dentro se stesso.
Inoltre i gioielli sono stati pensati da noi anche come traduzione concettuale e fisica della bandiera dell’isola d’Elba.
Il corpo è percorso nel suo interno da un’anima smaltata di rosso come la banda rossa dello stendardo, oltre a rappresentare il colore della passione, della vitalità, della battaglia, simboli cari all’Imperatore.
Nel nostro lavoro l’intenzione è appunto quella di esprimere la forza (per questo la scelta del serpente) attraverso il nostro design, servendoci di un segno leggibile e chiaro. Secondo il nostro personale punto di vista, riprodurre il ritratto di Napoleone avrebbe sì identificato immediatamente la figura, ma sarebbe risultato meno efficace a determinare delle sensazioni.
Ecco sono proprio le percezioni, le atmosfere che vogliamo trasmettere.
E’ proprio da questo confronto continuo interno (tra noi di nada for nada) ed esterno (con il gruppo AB-OUT) che abbiamo voluto interpretare “Napoleone”, “il viaggio” e “l’isola d’Elba” attraverso la figura di un serpente scelto a rappresentare non solo Napoleone ma anche e soprattutto il viaggio.
Il serpente cambia pelle, cambia aspetto, il suo è un continuo viaggiare fuori e dentro se stesso.
Inoltre i gioielli sono stati pensati da noi anche come traduzione concettuale e fisica della bandiera dell’isola d’Elba.
Il corpo è percorso nel suo interno da un’anima smaltata di rosso come la banda rossa dello stendardo, oltre a rappresentare il colore della passione, della vitalità, della battaglia, simboli cari all’Imperatore.
Nel nostro lavoro l’intenzione è appunto quella di esprimere la forza (per questo la scelta del serpente) attraverso il nostro design, servendoci di un segno leggibile e chiaro. Secondo il nostro personale punto di vista, riprodurre il ritratto di Napoleone avrebbe sì identificato immediatamente la figura, ma sarebbe risultato meno efficace a determinare delle sensazioni.
Ecco sono proprio le percezioni, le atmosfere che vogliamo trasmettere.
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